Inizio questo articolo affermando che, anche per le adozioni di gatti e cani, la legge sul lavoro dovrebbe prevedere un periodo remunerato, extra a permessi e ferie, per consentire l’inserimento nella famiglia. In Germania, come in Danimarca, ma anche negli USA, sono previsti giorni di permesso remunerati per “pet adoption”. Nella speranza che questo potrà avvenire in un futuro prossimo, vi consiglio di utilizzare qualche giorno di ferie in previsione del nuovo arrivo.
Parliamo di adozione del gatto, sfatiamo un mito: il gatto di casa non è un animale solitario che non ha bisogno di compagnia, a differenza dei suoi simili che vivono per strada. Valutate sempre, se l’animale dovrà stare solo per la maggior parte della giornata, un’adozione di coppia, se non ne avete altri in famiglia.
Se invece avete già un gatto vi do due dritte di inserimento:
I gatti sono animali territoriali e inizialmente, non tollerano che un nuovo arrivato invada il loro territorio, perciò quando portate un gatto nuovo fatelo per gradi. L’odore è il loro modo, praticamente unico per conoscersi e comunicare, quindi è di vitale importanza che non mettiate immediatamente i due in difficoltà.
Anche la storia dell’adottare il gatto del sesso opposto al presente, non regge a pieni voti. Più facile sarà, invece, far accettare un cucciolo piuttosto che un gatto adulto.
Non inserite mai un gatto di provenienza ignota (l’ho trovato per strada e me lo sono portato a casa..), senza prima averlo portato da un veterinario che farà gli accertamenti del caso e un periodo di isolamento. Questo per evitare contagio da malattie tipo Fiv e Felv.
Ora vi dovete armare di pazienza, premetto che il 90% dei casi, non rispecchiano il mio racconto e i due mici in qualche giorno o anche ora, si tollerano come essere sempre vissuti insieme.
Preparate una stanza dove il secondo micio potrà stare prima di fare conoscenza con il primo. Dovrà avere a disposizione una cuccia per dormire, le ciotole del cibo, dell’acqua e la lettiera. È opportuno assegnargli una stanza “neutra”, cioè una stanza che non sia già territorio del nostro gatto (il bagno, una stanzetta in più che avete disponibile…)
Per un po’ di tempo non fateli incontrare, fate capire che nella casa c’è un altro gatto: Il micio titolare capirà che in casa c’è un animale nuovo, ma non potrà affrontarlo direttamente.
Scambiategli le cucce quotidianamente, o le coperte e i cuscini dove hanno dormito.
Al momento dei pasti, fateli mangiare vicino alla porta che li divide, qui intervengono gli odori che, così facendo assoceranno la reciproca presenza a qualcosa di piacevole, si spera. 😎
Importantissimo è evitare di sconvolgere le abitudini del nostro vecchio micio rispettare orari della pappa, orari dei giochi, coccole, tutto deve essere esattamente uguale a prima per non spiazzarlo e farlo sentire abbandonato.
Dopo 2-3 giorni o anche una settimana di separazione totale, provate a farli conoscere, tenendo il nuovo micio nel trasportino, senza aprirlo. Lasciate soltanto che si annusino e si ispezionino attraverso le sbarre per5 minuti circa. Potranno mostrare una certa aggressività territoriale o paura. È probabile tuttavia che una volta tolta di mezzo la possibilità di interagire fisicamente, in questa fase finiscano per annusarsi e basta.
Dopo qualche tempo, aspettando che siano abbastanza a loro agio e curiosi e regolandovi sul grado di tolleranza di entrambi (se uno dei due soffia insistentemente e si rifiuta di mangiare prolungate il periodo di “cattività”) , lasciate che i due si incontrino fisicamente. Ciò dovrà avvenire in un luogo neutro, evitate cioè di mettere il micio adottato nella cuccia o sul divano dove è abituato quello di casa.
Non chiudete i gatti in una stanza quando s’incontrano; date invece ad entrambi l’opportunità di ritirarsi in un altro punto della casa, se è il caso, per evitare una zuffa.
Non fatevi assolutamente prendere dal panico se i due si soffieranno, ringhieranno, si gonfieranno tutti mettendosi di traverso, faranno tanta scena per far vedere chi è che comanda.
Siate sempre presenti ai primi incontri ma non sgridateli mai se si azzuffano. Siate calmi ma severi e risoluti nel separarli solo se le litigate dovessero diventare aggressive, nel caso uno spruzzino con dell’acqua o un rumore forte saranno sufficienti.
Quando non siete a casa, per i primi tempi evitate di lasciarli liberi, ma chiudete sempre il nuovo arrivato nella sua stanza. Capirete da soli quando cominceranno a rilassarsi in presenza l’uno dell’altro e non ci saranno più rischi a lasciar circolare liberamente per casa entrambi i gatti.
Un bel po’ di soffi, ringhi e qualche piccola zuffa sono normali le prime settimane: i gatti stabiliscono la loro posizione nella gerarchia felina di casa vostra. Badate bene a dare molta attenzione ad entrambi, così non dovranno competere per il vostro amore, e adoperate ciotole separate, così non dovranno competere per il cibo. Presto risolveranno tra loro il problema del territorio.
È molto probabile che a questo punto del racconto, i due gatti siano come fratelli, ma se questo non dovesse avvenire?
Può succedere che i due gatti non si ameranno a vita, ma essendo molto intelligenti e calcolatori, troveranno il sistema per convivere separati. Il vostro compito sarà quello di non forzare mai lo stato delle cose.
Sono solo consigli, nessuna intenzione ad insegnare come gestire un animale.
Buona vita con i vostri gatti!
🐈❤️