Il microchip è un dispositivo veterinario della dimensione di un chicco di riso che viene inserito attraverso un’iniezione sottocutanea tra le scapole del micio e ne permette, in caso di smarrimento, la sua identificazione. Attraverso il microchip si può risalire alle principali informazioni del proprietario: nome, numero di telefono, indirizzo.
Per il gatto, a differenza del cane, non è obbligatorio installare il microchip. Diventa obbligatorio in caso si debba fare il passaporto europeo per l’espatrio.
Ogni anno circa 100.000 animali si perdono. Il microchip aumenta considerevolmente le possibilità di ritrovarli. Anche se il vostro gatto non ha particolari tendenze a scappare, a volte alcuni eventi nella vita, come il cambio di casa possono creare confusione e aumentare le probabilità che il vostro micio si perda.
Anche il furto di animali rappresenta un buon motivo per far mettere il microchip al vostro gatto.
Il collare non è metodo affidabile di identificazione, in quanto può cadere, rompersi o sfilarsi ed è molto pericoloso, se non predisposto con chiusura di sicurezza ( un particolare gancio che si apre ad un minimo peso, rendendo così impossibile che il gatto resti impiccato).
Se un gatto perduto o rubato viene ritrovato, il veterinario o le autorità locali, attraverso lo scanner sono in grado di leggere le informazioni del microchip e risalire al legittimo proprietario
Il veterinario può inserire il microchip del gatto dall’età di 5 settimane. È preferibile microchippare il gatto prima di lasciarlo uscire per la prima volta, in caso dovesse perdersi.
Si tratta di un’iniezione sottocutanea all’altezza delle scapole ed è assolutamente indolore per il gatto. Il microchip è inserito in una una capsula biocompatibile di pochi millimetri che lo protegge dai liquidi organici. È anallergico, non crea danni e reazioni di rigetto da parte dell’animale. Non emette onde e può essere letto, attraverso uno scanner, solo dai veterinari abilitati, canili e ASL dotati dell’apposito lettore.
A volte il microchip tende a migrare sottopelle e può ritrovarsi anche in altre parti del corpo. È possibile sentirlo mentre si accarezza il gatto, ma non deve destare preoccupazione perché è del tutto normale.
Il microchip è formato da un numero univoco di 15 cifre: le prime tre riguardano la casa produttrice e le altre 12 sono cifre casuali e identificano univocamente il vostro animale. La registrazione viene fatta o in anagrafe canina o in anagrafe felina nazionale, un portale dove vengono registrati i microchip e i dati dei proprietari.
Il prezzo del microchip varia dai 30 ai 50 euro. Le uniche figure addette all’inserimento dei microchip sono i veterinari iscritti all’Ordine Professionale e l’ASL. Se altri soggetti come gli allevatori dovessero procedere con questa pratica, è bene segnalarlo immediatamente alle autorità competenti. I microchip non hanno gps.
Fate mettere il microchip ai vostri gatti e pretendete la stessa cosa da chi ve li affida.