I GATTI SUL BALCONE, ANCHE NO…

“Vi scrivo per dirvi che Gattina non c’è più. Ci dispiace tanto, eravamo a lavoro e siamo stati avvisati dalla vicina che la nostra piccola è caduta dal balcone. Faceva troppo caldo per lasciare chiusa la porta e poi, è sempre stata sul balcone, una fatalità, avrà perso l’equilibrio. Siamo distrutti.”

I gatti sui balconi, ma pure sui terrazzi, non ci devono stare.

Nei secoli di storia, i nostri amici felini hanno, più volte, ottenuto il podio delle leggende metropolitane più incredibili:

Hanno 7-9 vite (a seconda del luogo dove vivono)💪

Sentono i morti 🙀

Se sono neri portano sfortuna 👿

Averli vicino mentre dormi ti rubano il respiro 💀

Possono cadere da punti altissimi senza farsi male 😼

Potremo descrivervi centinaia di altre dicerie sui gatti, ma l’unica affermazione che ci viene è che i gatti, sono animali non umani che, come quelli umani, non godono di vita eterna, ma nemmeno di 7-9 vite, ma neppure della capacità di volare. Perciò, se pensate che lasciare un gatto sul balcone, non possa avere conseguenze letali beh, dateci retta, i peluches, se ben tenuti, vivono in eterno.

Fatte le premesse di cui sopra, è ora di accogliere il nuovo gatto in casa. Avrete sicuramente già letto gli altri articoli del blog che vi hanno illustrato, più o meno, sapientemente, come accogliere il nuovo arrivato, per cui passiamo subito a parlare di balconi e vie di fuga.

I balconi

Dalle diverse dimensioni, sono sicuramente, il luogo più ambito dai vostri gatti. Dal balcone infatti, si può cacciare (o almeno ci prova), si può giocare e si può dormire, ma soprattutto si può cacciare. Qualsiasi cosa volante, per il vostro gatto, sarà fonte di esasperato istinto predatorio, tanto da perdere di vista il pericolo che sta nell’altezza che normalmente tiene sotto controllo. Questa situazione non la risolvete con una semplice rete alla ringhiera, qui il pericolo sta nei salti più o meno alti che farà, per arrivare all’agognata preda. Il salto oltre la ringhiera è più facile di quanto pensiate. I risultati possono essere letali, dipende l’altezza: se il balcone non è a piani alti, con ogni probabilità, il micio si salverà e correrà a più non posso, sconvolto dall’accaduto, perdendosi. Se il balcone si trova in piani più alti, le conseguenze saranno peggiori, fino alla morte.

In questo momento vi starete chiedendo:”Quindi non esiste gatto in un appartamento al terzo piano?”

Sì, certo, anche al decimo o al centesimo piano, basta solo mettere in sicurezza il balcone. Esistono ditte specializzate in questi lavori, forse i costi non sono propriamente a portata di portafoglio, ma per il vostro re di famiglia, ne vale la pena. Ci sono poi tanti modi casalinghi che vanno dal coprire la ringhiera, con plexiglas trasparente (così vede, ma non si può arrampicare), avendo l’accortezza di acquistarlo di altezza, di almeno 30-40 cm oltre la ringhiera stessa. Potete chiudere con reti di acciaio su tutta l’altezza e la lunghezza, a basso costo metterete il vostro gatto al sicuro (dovete però chiedere all’amministratore, se abitate in un condominio).

Vie di fuga

Ogni uscita verso l’esterno è una via di fuga, specie quando in casa c’è il cucciolo appena arrivato, è istintivo per lui/lei, infilare la porta. Fate davvero tanta attenzione quando entrate, lui/ lei sarà sempre pronto ad aspettarvi e a scoprire ciò che si cela dietro alla porta. Le finestre, in particolare quelle senza davanzale, sono più pericolose del balcone. Il gatto salta per curiosità, non può davvero immaginare che dietro ci sia il vuoto. In questo caso la faccenda è facile, sicuramente non amate le zanzare, se non ci avete ancora pensato, mettete le zanzariere. Sempre quelle di acciaio.

A questo punto sarete spaventati a sufficienza per convincervi di non avere mai gatti nella vostra vita. Tranquilli, il micio crescerà oppure si abituerà alla nuova abitazione, in genere il gatto non si sognerà minimamente di venirvi ad aspettare alla porta, mica è un cane…😺

Linee guida generali per accogliere un gatto

I cuccioli, non devono stare soli nel balcone, MAI! A meno che abbiate una veranda ermeticamente chiusa.

Ascoltate la volontaria che vi ha fatto visita e mettete in sicurezza balconi e finestre. Non vi si chiede di blindare come il deposito di Paperone, solo la logica per evitare incidenti.

I primi tempi, quando entrate o uscite di casa, aiutatevi con un cartone, così da impedire al cucciolo di seguirvi.

Ora siete pronti per accogliere il vostro gatto 😻

ALFAMICI

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3 pensieri riguardo “I GATTI SUL BALCONE, ANCHE NO…

  1. Loredana Muraro 2 aprile 2021 — 1:25

    Non è vero che i gatti non sono come i cani. Il mio gatto Emy quando uscivo, si metteva davanti alla porta e aspettava il mio ritorno. Quando lasciavo la porta socchiusa capiva che scendevo in cantina e mi aspettava sul pianerottolo. Poi da adulto, aveva imparato a scendere con me e ritornavamo su insieme.

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  2. Anch’io concordo con Loredana.. il mio mi aspetta dietro alla porta..non per vedere cosa c’è dietro, ma perché vuole venire in braccio

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  3. non si direbbe animalista. Prendere un gatto, di natura indipendente e farne un pupazzetto idiota… certo che possono succedere degli incidenti… anche un umano esce di casa e viene investito, da una bici per esempio o moto, e direttamente sul marciapiede. Sono stata accompagnata da un gatto, raccolto piccolino in un cantiere e con me ha fatto la vita di un pascià. I primi anni li ha trascorsi all’ultimo piano di un edificio dove tutto intorno era profilato da una lunga falda, e lì alle volte si aggirava; certo veniva rimproverato ben ben quando cercava di prendere gli uccellini. Così gli si ha insegnato a fare i propri bisogni nella cassetta e quando era sporca invece di lamentarsi andava nel buco della doccia o direttamente nel water. Non castrato, per sei mesi e più all’anno al mare in collina dai nonni, libero di andare nella natura boschiva circostante; quando tornava anche dopo giorni e giorni saliva al primo piano, dove dormivamo scalando un tronco d’albero che era appoggiato alla balaustra del balcone, grattava la tapparella ed esausto si stravaccava sul letto. Mai, dico mai, si sarebbe buttato dal primo piano. Quando l’albero fu abbattuto perché malato e poi secco. Si adeguò. Punto. E così per i bisogni non si diabituava, sapeva che in luogo era in un modo e in un altro era altra cosa. Certo, ci sono gatti più o meno intelligenti; così come per gli esseri umani. Se volete teneteli in gabbia, se proprio non potete farne a meno. Ma che tristezza… per un felino, soprattutto se nato libero è la morte nel cuore. Questo non è amore.

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